Nuova legge: Fdl vuole vietare (ancora) la cannabis light

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La crociata del governo Meloni contro la cannabis continua. Infatti, dopo la legge presentata lo scorso ottobre, Fratelli d'Italia continua imperterrita sulla via della proibizione, con una nuova legge che vorrebbe vietare la cannabis light per uso ricreativo

Legge per vietare cannabis light in Italia

La nuova legge per vietare la cannabis light in Italia

I promotori della nuova proposta di legge, che vede come primo firmatario il senatore di Fdl Antonio Iannone, hanno riconosciuto l'assenza di qualsiasi effetto psicotropo della cannabis light, tuttavia, secondo i meloniani, "questo business fa avvicinare molte persone alla marijuana". Meglio rifornirsi dal mercato nero aggiungo io. 

Ad ogni modo, il ddl anti canapa si compone di due soli articoli: il primo va a modificare la legge 242 del 2016, la stessa che disciplina la canapa industriale in Italia, aggiungendo il comma 3-bis all'articolo 1 che cita: “Le disposizioni di cui alla presente legge non si applicano all’importazione e alla commercializzazione delle infiorescenze della canapa per uso ricreativo”.

La seconda modifica concerne l'articolo 4, al quale verrebbe aggiunto il comma 7-bis: “In caso di violazione della disposizione di cui all’articolo 1, comma 3-bis, si applicano le disposizioni del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presi- dente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309”.

Proibizionismo: il tratto distintivo del nuovo governo

Mentre il mondo intero si muove verso la legalizzazione della cannabis, il nuovo disegno di legge vuole vietare l'uso ricreativo della cannabis light e, in caso di violazioni, rimandare al testo unico degli stupefacenti. 

Purtroppo però, come per la vecchia legge, anche questa vuole proibire un'attività che non è mai stata autorizzata. Infatti, impedire l'importazione e la commercializzazione della cannabis light per uso adulto, consumo mai consentito, è giuridicamente impossibile

Inoltre, contrariamente alle tesi ferventemente supportate dai proibizionisti, la legalizzazione non incentiva il consumo, anzi, lo limita. Regolamentare una sostanza infatti, oltre a toglierle quel velo di proibizione che fa avvicinare molti giovani, ne rende più difficile l'acquisto ai minori, che non possono accedere nei locali autorizzati alle vendite. 

Nonostante ciò, episodi gravissimi si stanno ripetendo nella nostra penisola. Dalle pesanti perquisizioni nei tre giorni di fiera al Canapa Mundi, all'inspiegabile irruzione delle forze dell'ordine in una scuola durante un dibattito autorizzato sulla canapa. 

Un episodio critico che alza inevitabilmente l'asticella della repressione, perché viola un luogo sacro per i giovani e, come sottolinea la coordinatrice di Meglio Legale Antonella Soldo, "Le assemblee di istituto sono un diritto garantito degli studenti, offrono la possibilità di approfondire temi d’interesse generale: l’irruzione di oggi si configura come un pericoloso atto intimidatorio nei confronti di ragazzi che nella serenità delle aule scolastiche si sono visti arrivare gli agenti di polizia".

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