Il vero significato del 420 (o 20 aprile): il giorno della marijuana

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Celebrato in ogni angolo del mondo, il 4/20 (o 20 aprile) è considerata la festa internazionale della marijuana.

Pochissimi però conosco la vera storia dietro questa data, diventata un simbolo indiscusso nella comunità cannabica.

Le sue origini infatti risalgono a più di mezzo secolo fa. Ad un gruppo di collegiali amanti della ganja, che quasi per sbaglio hanno coniato un vero e proprio codice segreto, che poi si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo. 

Ma bando alle ciance. Oggi, nel giorno più verde dell’anno, siamo qui per svelarvi il vero significato del 420. Partiamo.

420 cannabis 20 aprile

 

Cosa significa 420? La vera storia (che devi assolutamente sapere)

È il 1971. In California, alla San Rafael High School, un gruppo di ragazzi conosciuti come i "Waldos" vengono a sapere che un ufficiale della Guardia Costiera aveva coltivato una piantagione di marijuana vicino a Point Reyes. 

Ferventi esploratori e amanti della cannabis, i cinque amici non hanno dubbi a riguardo: vogliono mettere le mani sul prezioso bottino a mo' di fiori e dai poteri stupefacenti. 

Si danno appuntamento alla fine delle lezioni, precisamente alle 4:20 sotto la statua di Louise Pasteur: il chimico francese del XIX secolo. E così, muniti di mappa e di spinelli ricolmi di ganja, iniziavano la loro ricerca del giardino proibito.

La nascita di un codice diventato leggenda

Settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, il gruppo si ritrovava sempre alla stessa ora e allo stesso posto. Saltavano a bordo della loro vecchia Chevrolet Impala del 1966, e sbuffando marijuana per tutto il tragitto partivano verso Point Reyes.

Purtroppo, la caccia al tesoro non diede mai risultati sperati. Ma i Waldos, in maniera completamente involontaria, avevano coniato un vero e proprio codice, oramai parte integrante delle loro conversazioni. 

Infatti, per non utilizzare in pubblico termini come marijuana o cannabis, che a quei tempi era severamente proibita in California, preferivano limitarsi ad un sonoro "420": un numero apparentemente innocuo carico di significati nascosti.  

"Potevo dire a uno dei miei amici: 'Vado a fumare 420', e mi avrebbe capito all'istante - aveva dichiarato uno dei Waldos all'Huffington Post - Sapeva cosa intendevo.'Ehi, vuoi fumarne un pò?'. Oppure: 'Ne hai un pò?' Oppure: 'Sei fatto in questo momento?'".

Era una specie di messaggio cifrato per non farsi capire. "Potevamo utilizzarlo liberamente. I nostri insegnanti, così come i nostri genitori, non sapevano di cosa stessimo parlando".

Ma da una cerchia di fattoni della California a tutto il mondo, come si è diffuso questo termine, e ancora, a cosa deve il suo successo internazionale? Ve lo spieghiamo nelle prossime righe. 

Il boom del 420: come è diventata la festa mondiale della marijuana

La fama mondiale di questo codice si deve (in parte) al fratello maggiore di Dave Reddix, un membro dei Waldos, che era amico a Phil Lesh, il bassista della rock band statunitense i "Grateful Dead".  

Grazie a questo legame infatti i ragazzi circolavano spesso nella sala prove della band, che si trovava proprio in Front Street a San Rafael, in California.

E tra un assolo di chitarra e un giro di batteria non poteva mancare di sicuro qualche canna, accompagnato dal classico "Hey, 420", ripetuto di continuo dai Waldos. 

Quasi in maniera spontanea, i Grateful Dead appresero a loro volta questo codice, portandolo per 35 anni in giro per il mondo. Codice che così raggiunse l'apice del successo e finì sulla bocca di tutti, prima nell'ambiente musicale e poi tra gli stoner, che iniziarono ad utilizzarlo arrivando fino ai giorni nostri.   

Oggi come allora però, il 420 è molto più di un semplice giorno. È un simbolo di libertà. È comunità. È celebrazione della diversità e dell'unità che la cannabis porta con sé.

Come si celebra oggi il 420 e come puoi festeggiarlo in Italia

Se 50 anni fa la cannabis era vista come la droga del demonio, e i fumatori dovevano riunirsi in segreto per festeggiare il 420. Oggi, la crescente accettazione verso questa pianta, ha permesso vere e proprie feste alla luce del sole. 

Dal 2018 infatti, anno in cui la California ha legalizzato l'uso ricreativo della marijuana, è nato il "4/20 at Hippie Hill": una tradizione di San Francisco che riunisce decine di migliaia di persone "per celebrare il diritto all'uso della cannabis".

E come ogni anno, anche quest'anno l'evento si terrà sabato 20 aprile 2024 dalle 10 alle 17, nell'area di Sharon Meadows del Golden Gate Park. Dove tutti i partecipanti potranno festeggiare sbuffando marijuana a tempo di musica, riposarsi sul prato e godere degli appositi stand di cibo e bevande. Il paradiso insomma.

Ma se non vivi in California, come puoi celebrare al meglio la festa della marijuana anche in Italia, senza avere problemi con le forze dell'ordine?

Se hai a disposizione uno spazio tutto tuo, magari con un giardino, lo potresti adibire a tema cannabis, con tanto di riferimenti al 4 e 20. Poi chiamare la tua cerchia di amici, mettere un pò di musica e dare inizio ai festeggiamenti. 

Infine, invece della cannabis con THC, ancora illegale qui in Italia, potete optare per della buonissima cannabis light. Sarà perfetta per ricreare l'atmosfera perfetta. Buon divertimento!

* Foto (sfondo) di Cambridge Jenkins IV su Unsplash

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