Tra i consumatori di cannabis per uso ricreativo e chi segue una terapia a base di cannabis terapeutica, sono sempre più le persone che (giustamente) si domandano: "Ma se assumo cannabis posso donare il sangue?" La risposta è sì, ma vediamo il perché.
Cannabis e donazione del sangue: si può fare?
Età compresa tra i 18 e i 65 anni, peso minimo di 50kg, pressione arteriosa nella norma e assenza di patologie croniche. Sono pochi i requisiti necessari per donare il sangue: una pratica di estremo altruismo che beneficia sia al donatore che al ricevente.
Perché se una donazione di sangue può salvare delle vite dopo un incidente o durante un intervento chirurgico, fa bene anche al donatore per diversi motivi, tra cui:
- attiva il metabolismo, una sola donazione infatti può bruciare fino a 650 calorie, in quanto il corpo deve “lavorare” per rimpiazzarlo
- il donatore viene sottoposto a controlli periodici per monitorare il suo stato di salute, che quindi garantiscono una sorta di prevenzione gratuita
- più consapevoli e controllati, i donatori sono più incentivati ad adottare uno stile di vita sano
- prevenire il rischio di malattie cardiovascolari e ridurre la possibilità di sviluppare diabete di tipo II
Ma torniamo alla nostra domanda: "Posso donare il sangue se assumo cannabis?". Come anticipato la risposta è sì, ed il motivo è piuttosto semplice.
L'assunzione di cannabis avviene per vie diverse rispetto a quella intramuscolare ed endovenosa, come via inalatoria, orale o topica, quindi non ci sono problemi.
Tuttavia, usare il buonsenso è imprescindibile in queste situazioni. Poiché se seguiamo un piano terapeutico che prevede l'utilizzo di THC, è bene comunque confrontarsi prima con il proprio medico curante. La stessa cautela che dovrebbe caratterizzare anche le persone che assumono alcol.
L'ultima parola spetto però sempre al medico trasfusionista, che si esprimerà in merito all’esecuzione o meno della trasfusione.
