Fame chimica | Perché arriva e come controllarla

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La fame chimica è quel senso di appetito incontrollabile che ogni fumatore di cannabis conosce bene. Ma cosa innesca questo impulso irrefrenabile e come possiamo gestirlo al meglio? 

Fame chimica

Secondo uno studio condotto dall'Università di Yale e successivamente pubblicato sulla rivista Nature, la marijuana inganna le cellule celebrali responsabili del senso di sazietà

Gli scienziati statunitensi, dopo aver somministrato della cannabis ad alcune cavie da laboratorio, hanno osservato le conseguenti ripercussioni sul centro dell'appetito.

Lo studio ha rivelato come, i neuroni naturalmente incaricati nella soppressione della fame si attivino improvvisamente dopo il rilascio del THC, scatenando appunto una voracità senza precedenti.  “Come se – conclude la ricerca – i freni di una macchina venissero manomessi e, schiacciandoli, si accelerasse invece di fermare la corsa”.

Cannabis e fame chimica: rimedi per attutirla

Nonostante la fame chimica sia per molti tra gli effetti più "gustosi" del fumare erba, questi attacchi di fame improvvisa possono generare molta frustrazione. 

Troviamo ad esempio chi segue una dieta o ancora chi, in preda all'ingordigia, si tuffi a capofitto nello junk food provando il mattino seguente rimorsi e sensi di colpa. Scopriamo alcuni rimedi che ci aiuteranno a gestirla. 

1. Idratarsi

Bere acqua

Molto spesso, anche quando non assumiamo cannabis, il senso di fame che percepiamo è in realtà il nostro corpo che ci chiede di bere acqua. Quando fumiamo questa sensazione cresce vertiginosamente e la bocca secca, infatti, è tra gli "effetti collaterali" più comuni del consumo di marijuana. 

In questi casi idratarsi è fondamentale. Più che bere fiumane d'acqua dopo aver fumato, il consiglio ideale è sorseggiare costantemente dell'acqua durante la sessione e non aspettare che le nostre fauci si trasformino in un deserto.

2. Mangiare cibo sano

Più che mangiare, il problema è cosa mangiare. In preda alla fame chimica siamo pronti ad ingurgitare qualsiasi cosa ci capiti davanti. Gli aromi si amplificano e lo stomaco diventa un pozzo senza fondo. Per attutire i danni scegliere snack sani è la scelta giusta da fare. 

Saziante e ricca di acqua la frutta è lo spuntino sano per eccellenza. Di tutte le forme, sapori e colori il frutto preferito di ogni stoner è il mango. Dai poteri mistici la leggenda narra che il mircene, un terpene sia presente nel mango che nella cannabis, possa amplificare gli effetti dell'erba. 

3. THC e CBD: il mix perfetto

Non tutte le varietà di cannabis sono uguali e non tutte generano gli stessi effetti. Il motivo è semplice: genetiche diverse contengono diverse concentrazioni di cannabinoidi. 

Se da un lato abbiamo il THC, che come abbiamo spiegato precedentemente ha il potere di stimolare la fame chimica, dall'altro c'è il CBD noto per la sua capacità di mitigare gli effetti del primo. 

Nonostante il cannabidiolo non abbia effetti psicoattivi possiamo usufruirne senza però rinunciare allo sballo. Come? Scegliendo di mescolare della cannabis light ricca di CBD con dell'erba con THC. Così facendo godremo sia degli effetti dell'uno che dell'altro ed eviteremo anche il tabacco e i danni che ne conseguono. Provare per credere. 

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