Sesso cannabis: maschio, femmina o ermafrodita: come riconoscerla

In Notizie su Cannabis Legale, CBD, Popper droga legale 0 commenti

La cannabis è una pianta dioica, ossia vanta sia esemplari maschio che femmina, e imparare a riconoscerne il sesso è importantissimo per la nostra coltivazione. 

In questa guida vedremo tutte le differenze e come imparare a distinguerle in maniera facile e veloce, prima che sia troppo tardi. (Capirete a breve il perché). Partiamo.

cannabis maschio femmina ermafrodita

Cannabis maschio e cannabis femmina: le differenze

Nella fase di vita iniziale: la germinazione e nella fase vegetativa, gli esemplari di cannabis maschio e femmina appaiono identici. È solo nella fioritura che le piante rivelano il proprio sesso. 

Infatti, se le piante di cannabis femmina producono le nostre adorate cime ricche di tricomi, cannabinoidi e terpeni, le piante maschio non producono i fiori. Ma delle sacche polliniche cariche di polline. 

Polline indispensabile per fecondare i fiori femminili e produrre i semi. Le piante maschio infatti sono necessarie per le operazioni di breeding, mirate alla creazione di nuove varietà. 

Perché è (così) importante riconoscere il sesso della cannabis?

Viste le principali differenze tra la cannabis maschio e femmina, capiamo anche perché individuarne il sesso (il prima possibile) è così importante. 

Come anticipato, solo le piante femmina possono produrre quei grossi fiori che tanto desideriamo. E impedire che vengano fecondati dal polline maschile è importantissimo per preservarne la qualità.

Infatti, anche note come sinsemilla, i fiori di cannabis senza semi hanno una qualità nettamente superiore rispetto a quelli fecondati, che produrranno dei semini in mezzo alle cime. Ma come risolvere questo problema?

Se non siamo dei breeder e coltiviamo esclusivamente per autoprodurci le nostre infiorescenze, dobbiamo preferire dei semi di cannabis femminizzati, che al 99% daranno vita a piante femmina. 

| Per approfondire: "Semi di cannabis regolari, femminizzati e autofiorenti: le differenze"

Come capire se una pianta di cannabis è maschio o femmina  

Se abbiamo acquistato dei semi regolari, che al 50 e 50 potranno dare piante sia maschio che femmina, determinarne velocemente il sesso è essenziale per evitare un'impollinazione accidentale, che, come appena visto, rovinerà la qualità delle cime. 

Il sesso di una piantina si inizia ad intravedere con la fioritura, ma il tempo gioca un ruolo cruciale. L'obiettivo infatti è trovare i maschi e rimuoverli dalla coltivazione il prima possibile. 

Fino a 6 settimane. È questo il tempo necessario prima che all'altezza dei nodi (il punto in cui i rami e il gambo principale si incontrano) nascano i pre-fiori: il primo stadio di sviluppo delle cime e delle sacche polliniche. 

cannabis maschio o femmina

I pre-fiori della cannabis maschio

All'inizio della fioritura, muniti di lente d'ingrandimento, facciamo una passeggiata nella nostra stanza per la coltivazione o giardino ed esaminiamo attentamente i nodi, dove staranno spuntando i primi pre-fiori.

Nelle piante di cannabis maschio queste piccole strutture somigliano a “palline”, o uova, di colore verde. Nota che queste sacche sono lisce e non possiedono peluria, né altri tratti caratteristici. 

Pre-fiori maschili che, rispetto a quelli femminili, hanno una forma molto più sferica. Vantano una sacca tondeggiante attaccata ad un pezzetto di tessuto che sporge dalla pianta. E queste due strutture insieme sono chiamate “palla e bastone”. 

Con l'avanzare della fioritura le sacche polliniche inizieranno a sviluppare grappoli sempre più grandi, facilmente visibili anche ad occhio nudo. Ma attenzione. Queste sacche disperdono il polline contenuto circa 2-3 settimane dopo la loro formazione completa. Quindi, a meno che non desideriamo eseguire degli incroci, rimuoviamo gli esemplari maschi dall'ambiente di coltivazione il prima possibile.

I pre-fiori della cannabis femmina

Come quelli maschili, anche i pre-fiori femmili sporgono dai nodi. La differenza principale che caratterizza queste strutture è la peluria. I pre-fiori femminili infatti sono formati da calici a goccia, con dei filamenti sottili che fuoriescono dalla punta.

Filamenti anche noti come pistilli: gli organi sessuali dei fiori di cannabis femmina. Pistilli che estendendosi hanno il compito di catturare i polline maschile e dar luogo alla fecondazione. 

In poche settimane, questi neo pre-fiori si trasformano in cime dense e compatte, cariche di cannabinoidi, terpeni e tricomi. 

| Per approfondire: "L'importanze dei tricomi, tutto quello che c'è da sapere"

Cannabis ermafrodita: cos'è e perché si sviluppa

La cannabis ermafrodita sviluppa sia organi sessuali maschi che femminili, sia sacche polliniche che fiori.

Provocato da fattori genetici o ambientali, questo astuto meccanismo di sopravvivenza gli permette di auto-impollinarsi e riprodursi autonomamente.

Tuttavia, come per le piante maschio, chi vuole raccogliere cime di qualità cercherà di evitare tale situazione. Perché anche la cannabis ermafrodita può disperdere del polline che fecondi gli esemplari femmina.

Tipologie di cannabis ermafrodita: quali sono e come riconoscerle

Vere ermafrodite e "banane": sono due le tipologie di cannabis ermafrodite. 

La prima presenta fiori maschili e femminili in maniera distinta. Infatti, su alcuni nodi possiamo notare i fiori maschili e su altri i fiori femminili. Quando le sacche polliniche si rompono, il polline si sposterà nei pistilli e la pianta si riprodurrà autonomamente. Iniziando a far nascere i semi della prossima generazione. 

Chiamati così per via delle caratteristiche fisiche, gli ermafroditi "banana" sviluppano solo uno stame senza sepali, con i fiori maschili all'interno del fiore femminile. Questa protuberanza diffonde il polline direttamente sulle cime, per garantire una auto-riproduzione.

Semi di cannabis: è possibile saperne il sesso?

Sarebbe bello, ma putroppo no. Non è possibile conoscere il sesso di un seme di cannabis. E chi dice il contrario sta mentendo spudoratamente. Perché i semi non sono piante. Non hanno pre-fiori, foglie o rami da esaminare, che ci forniscono degli indizi sul sesso della futura pianta. 

L’unico modo per conoscere il sesso dei semi è controllarne il DNA in laboratorio. Ma non ne vale la pena, specialmente se coltiviamo solo per autoprodurci i fiori per il nostro consumo personale.

Quindi dovremmo far germinare i nostri semini e aspettare che sviluppano i primi pre-fiori. O acquistare direttamente dei semi femminizzati che ci diano direttamente della piante femmina. 

| Leggi anche: "Come far germinare i semi di cannabis, guida completa"

Articoli Correlati